Il sistema di allertamento
Con "allertamento" si intende l'attività di previsione e
prevenzione di Protezione Civile di competenza delle Regioni.
Regione
Lombardia, attraverso il Centro Funzionale
Monitoraggio Rischi Naturali (CFMR) attivo presso la Sala
Operativa Regionale di Protezione Civile, fornisce un servizio di
previsione, monitoraggio, analisi e sorveglianza in
tempo reale di fenomeni naturali prevedibili e dei
rischi che ne derivano,
supportando i Sindaci nello svolgimento delle proprie
attività istituzionali di Protezione Civile
per garantire la sicurezza dei propri cittadini e salvaguardare le
infrastrutture e i centri abitati.
I principi su cui si basa l'allertamento sono i livelli di criticità legati ai codici colore, la localizzazione su zone omogenee, l'indicazione delle fasi operative.
Livelli di criticità / Codici colore
L'allertamento regionale, in linea con quanto previsto a livello nazionale, si basa sui codici colore, con quattro diversi livelli di criticità crescente a seconda della previsione dell'estensione del fenomeno e del suo impatto sull'ambiente, sulle attività antropiche, sui centri abitati e sulla salvaguardia della popolazione.
Il livello iniziale ha il codice verde, assenza di criticità.
Il codice giallo riguarda criticità
ordinarie facilmente affrontabili a livello locale.
Il
codice arancione è emesso in previsioni di fenomeni
moderati, ma con una portata ampia e probabili impatti rilevanti su
persone e cose.
Il codice rosso infine
indica una situazione estrema, sia per gravità che per
estensione.
Zone Omogenee
Per le varie tipologie di rischi che possono verificarsi sono state individuate delle zone omogenee di allerta. Sono territori dove l'impatto di determinati fenomeni assume delle caratteristiche simili, per fattori naturali o antropici. Questa suddivisione consente di focalizzare le attività locali di prevenzione. Ogni rischio ha la sua zona omogenea, slegata dalle suddivisioni amministrative (es. confini provinciali).
Fasi Operative
Sono le azioni da svolgere in sede locale all'approssimarsi dell'evento. Le fasi operative sono attenzione, preallarme e allarme. Il Centro Funzionale Monitoraggio Rischi naturali, quando diffonde le allerte, a seconda della valutazione degli effetti al suolo su un determinato territorio, indica le fasi operative minime iniziali che il sistema di Protezione Civile deve predisporre. Per i codici colore giallo e arancione si deve attivare almeno la fase di attenzione, per il codice rosso almeno il pre allarme. Il Sindaco può attivare fasi operative (cioè le azioni) più avanzate in funzione del proprio territorio, coerentemente con quanto indicato nel piano di Protezione Civile Comunale.
Fase operativa di Attenzione:
- attivare il personale reperibile e verificare la disponibilità di materiali e mezzi
- pianificare azioni di monitoraggio e sorveglianza, da attivare in modo crescente all'approssimarsi degli eventi
- attivare eventualmente le prime misure di contrasto, a scopo precauzionale, come l'informazione alla popolazione
Fase operativa di Preallarme:
- proseguire/adeguare le azioni di monitoraggio e presidio del territorio
- verificare i superamenti delle soglie indicative dell'attivazione di scenari di rischio
- attivare misure di contrasto previste nelle pianificazioni locali di Protezione Civile
- presidiare in sicurezza le aree più critiche
- valutare, anche con la Prefettura, l'attivazione di centri di coordinamento locali di gestione dell'emergenza (UCL/COC - COM)
- informare la popolazione
Fase operativa di Allarme:
- valutare l'attivazione di misure di contrasto e di soccorso, evacuazione ed assistenza alla popolazione
- attivare, anche con la Prefettura, centri di coordinamento locali di gestione dell'emergenza (UCL/COC - COM)